Cos’è una materia prima?

La definizione più essenziale di materia prima è un prodotto che esiste in natura o un prodotto agricolo negoziabile, ovverosia che può essere acquistato e venduto. Le materie prime dello stesso tipo e qualità non differiscono notevolmente tra diversi produttori e questo le rende intercambiabili e con prezzi simili, se non uguali. Alcune materie prime hanno un valore intrinseco basato sulla loro scarsità e difficoltà nell’estrazione. Tra queste materie prime, troviamo principalmente oro, argento e platino.

4 categorie di materie prime:

• Materie prime agricole: includono prodotti grezzi come zucchero, cacao, chicchi di caffè, ecc.
• Materie prime energetiche: includono prodotti petroliferi come petrolio e gas.
• Metalli: tra questi troviamo oro, argento e platino, ma anche metalli di base come il rame.
• Bestiame: include pancette di maiale, bovini vivi e prodotti di carne.

Quando si opera sulle materie prime si sente spesso parlare di materie prime soft e hard. Le materie prime soft sono materie prime agricole o animali, mentre le materie prime hard sono generalmente quelle che vengono estratte come l’oro, il petrolio, ecc.

Vi sono diversi fattori che possono influenzare il prezzo di una materia prima. I prezzi di certe materie prime tendono ad un aumentare quando una materia prima è scarsa o viene minacciata. In generale, i movimenti più marcati nel mercato delle materie prime avvengono quando vi sono variazioni della domanda e dell’offerta di una materia prima specifica. Ciò non vuol dire che non vi sono altri fattori che possono influenzare il prezzo, come ad esempio le condizioni meteo, la guerra e oscillazioni del dollaro USA.

Facciamo un esempio:

Il più grande produttore di granoturco al mondo è gli Stati Uniti. Ammettiamo che si registri una gelata improvvisa negli Stati Uniti prima del raccolto che decima la produzione di granoturco statunitense. Questo causa un calo dell’offerta globale di granoturco, mentre la domanda aumenta. Probabilmente, il prezzo del granoturco andrà ad aumentare a fronte del calo dell’offerta, divenendo così una “materia prima calda” o, come si dice in gergo, una “hot commodity”.

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